Percorso Tematico: Numero Undici (Mese di Maggio)

Giornata Mondiale del Vivere Insieme in Pace, Giornata Internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, Giornata Mondiale della Dive

Percorso Tematico: Numero Undici (Mese di Maggio)

  • 16 maggio: Giornata Mondiale del Vivere Insieme in Pace
  • 17 maggio: Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia
  • 21 maggio: Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo

 

“Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero e fiori dello stesso giardino.” – Seneca

L’Istituto, in quanto membro della Rete delle Scuole Associate all’UNESCO (ASPnet), si impegna ogni giorno a promuovere i valori della cooperazione internazionale, della pace e del dialogo interculturale. In un mondo segnato da conflitti, instabilità e trasformazioni sociali profonde, la scuola ha il dovere di essere un presidio attivo di rispetto, inclusione e responsabilità globale.

Nel mese di maggio ricorrono tre giornate internazionali significative, promosse dalle Nazioni Unite e dall’UNESCO, che ci invitano a riflettere su temi fondamentali per la convivenza pacifica e lo sviluppo sostenibile:

  • 16 maggio –Giornata Mondiale del Vivere Insieme in Pace
  • 17 maggioGiornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia
  • 21 maggioGiornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo

Queste date non sono semplici appuntamenti sul calendario, ma momenti di riflessione collettiva su un messaggio centrale: non c’è pace duratura né progresso equo senza il riconoscimento e la valorizzazione della diversità in tutte le sue forme.

La diversità culturale, in particolare, non è un ostacolo da superare, ma una risorsa da coltivare. Essa arricchisce le comunità, amplia gli orizzonti, stimola la creatività e rafforza il tessuto sociale. Ogni cultura, lingua e tradizione è una tessera del grande mosaico dell’umanità che, solo nella sua interezza, può offrire una visione autentica e completa di ciò che siamo.

Favorire il dialogo interculturale significa costruire ponti, non muri: superare stereotipi e pregiudizi attraverso l’ascolto, la conoscenza e il rispetto reciproco. L’incontro tra culture diverse non deve limitarsi a uno scambio formale, ma deve diventare un’esperienza profonda di crescita umana e collettiva. Solo in questo modo possiamo costruire società realmente inclusive, capaci di accogliere e valorizzare ogni persona.

All’interno di questa cornice si colloca la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, che si celebra il 17 maggio. Una data simbolica: proprio in questo giorno, nel 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. È stato un passo storico, ma ancora oggi milioni di persone in tutto il mondo subiscono discriminazioni, esclusioni e violenze, fisiche e psicologiche, a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere.

Questa giornata non è “contro” qualcuno, ma “per” qualcosa di essenziale: il rispetto, la dignità e la libertà di essere sé stessi. Nessuno dovrebbe mai temere di amare, di esprimersi o di vivere apertamente la propria identità. Combattere l’omofobia, la bifobia e la transfobia è una responsabilità collettiva.

Una società che esclude è più fragile e ingiusta; una società che accoglie è più forte, più libera e profondamente umana. Il cambiamento parte da ciascuno di noi, ogni giorno. Non sono necessari gesti straordinari, ma scelte quotidiane, consapevoli e coraggiose. Serve la volontà di non voltarsi dall’altra parte, di non restare in silenzio di fronte all’ingiustizia. E la scuola ha un ruolo centrale in questo cammino, è proprio nelle aule, nei laboratori, in biblioteca e nei progetti condivisi che studenti e studentesse possono vivere esperienze autentiche di comunità, fondate su ascolto, giustizia e inclusione. È qui che si formano le coscienze e si apprendono i valori della cooperazione, della solidarietà e del rispetto per ogni essere umano.

Coltivare la pace significa compiere gesti quotidiani, usare parole rispettose, fare scelte consapevoli. Significa riconoscere che l’unità non nasce dall’uniformità, ma dalla valorizzazione delle differenze.

In questa prospettiva, le giornate internazionali del 16, 17 e 21 maggio rappresentano un’opportunità per rafforzare l’impegno educativo verso una cittadinanza globale, fondata sui diritti umani e sulla responsabilità verso le generazioni future. Perché uno sviluppo davvero sostenibile non può esistere senza la capacità di vivere insieme nella diversità, riconoscendola come una ricchezza che unisce e arricchisce l’umanità.

Attività:

In questa direzione, e in coerenza con il nostro impegno come Scuola ASPnet UNESCO, si inserisce l’iniziativa che si terrà il 16 maggio, in occasione della Giornata Mondiale del Vivere Insieme in Pace, e in concomitanza con l’approssimarsi della Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo del 21 maggio. Inoltre, il 17 maggio si commemora la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, confermando l’importanza di questi momenti di riflessione.

L’iniziativa, che avrà un forte valore simbolico, consisterà in un flash mob che si estenderà dal ponte pedonale al Ponte Vecchio, coinvolgendo gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo di Bosa insieme ai membri di altre associazioni locali. Le persone si incontreranno provenendo da direzioni opposte, per costruire “ponti di pace” attraverso gesti, parole e simboli.

Il cuore dell’evento sarà la formazione di un grande cerchio umano, simbolo di unità e impegno collettivo per la pace. Successivamente, i partecipanti condivideranno messaggi di pace letti ad alta voce, accompagnati dai cartelloni realizzati in classe, rafforzando il nostro impegno per una cultura di pace, dialogo e comprensione reciproca.

 

 

 

 

 

CONSIGLI DI LETTURA:

Si invitano tutti i discenti a esplorare Biblòh, la biblioteca digitale del nostro istituto, accessibile all’indirizzo https://bibloh.medialibrary.it/. Questa preziosa risorsa offre un accesso illimitato a un vasto catalogo di libri, ebook e audiolibri in formato digitale, consentendo di leggere, ascoltare e scaricare opere comodamente.

Parallelamente, la nostra biblioteca fisica continua a fornire una ricca e accurata selezione di volumi cartacei. Questa sinergia tra la praticità della tecnologia e il fascino tradizionale del libro assicura un ampio ventaglio di opportunità per accedere a contenuti culturali, sia in formato digitale che fisico. Pertanto, Biblòh e la biblioteca fisica si confermano punti di riferimento fondamentali per l’apprendimento e la crescita culturale di tutti i nostri discenti.

 

“Gaza” di Gad Lerner

*disponibile in biblioteca

 

 

“Muori Sansone con tutti i filistei!” È a Gaza che la Bibbia colloca il celebre episodio in cui il guerriero ebreo perde la vita fra le macerie insieme ai nemici: il popolo dei filistei che dà il nome alla Palestina moderna. È da Gaza che il 7 ottobre 2023 hanno sconfinato le milizie di Hamas per compiere in Israele il più terribile massacro di ebrei dal tempo della Shoah. È sugli abitanti di Gaza che il governo Netanyahu ha scatenato una sanguinosa offensiva militare con il risultato di screditare la reputazione di Israele e isolarlo come mai prima d’ora. Gaza, insomma, oltre che un luogo è diventata il simbolo di una contesa che assume nel mondo dimensione culturale e morale. Gad Lerner si misura con il fanatismo identitario che ha contagiato i due popoli in guerra. Da ebreo per il quale Israele ha significato salvezza, deve fare i conti con l’esclusivismo e il tribalismo della destra sionista. Le spaccature della società israeliana, il rinchiudersi in se stesse delle Comunità ebraiche della diaspora, che si sentono incomprese e lanciano accuse di antisemitismo a chi solidarizza con i palestinesi, lo riportano alle domande cruciali che già si poneva Primo Levi: che futuro può avere questo Israele? Che funzione può esercitare il filone ebraico della tolleranza?

 

“L’amico ritrovato” di Fred Uhlman

*disponibile in biblioteca

 

Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L’uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato. “L’amico ritrovato” è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele, Portogallo. Introduzione di Arthur Koestler.

 

 

 “L’amico nascosto” di Katherine Marsh.

*disponibile in biblioteca

 

Quando Ahmed arriva a Bruxelles non sa dove andare; ha quattordici anni ed è solo. Suo padre, con cui è partito dalla Siria per fuggire la guerra, è disperso nel mar Mediterraneo. Ahmed si nasconde perché non vuole finire in un istituto per minori non accompagnati, e vagando riesce a entrare in una cantina che diventa il suo rifugio. Nella casa sopra di lui vive Max, un ragazzo americano che trascorre un anno a Bruxelles con la sua famiglia. Non è bravo a scuola, non ha nessuna voglia di imparare il francese e il Belgio non gli piace. Ahmed e Max sono quasi coetanei, ma le loro esperienze non potrebbero essere più diverse. Eppure, il loro incontro è l’inizio di una grande avventura, di quelle che solo due veri amici possono affrontare.

 

“La ferrovia sotterranea” di Colson Whitehead

*disponibile in biblioteca

 

La ferrovia sotterranea» è il nome con cui si indica, nella storia degli Stati Uniti, la rete clandestina di militanti antischiavisti che nell’Ottocento aiutava i neri a fuggire dal Sud agli stati liberi del Nord. Nel suo romanzo storico dalle sfumature fantastiche, Colson Whitehead la trasforma in una vera e propria linea ferroviaria operante in segreto, nel sottosuolo, grazie a macchinisti e capistazione abolizionisti. È a bordo di questi treni che Cora, una giovane schiava nera fuggita dagli orrori di una piantagione della Georgia, si imbarca in un arduo viaggio verso la libertà, facendo tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza? La ferrovia sotterranea è una testimonianza scioccante – e politicamente consapevole – dell’eterna brutalità del razzismo, ma si legge al tempo stesso come un’appassionante storia d’avventura che ha al centro una moderna e tenacissima eroina femminile. Unico romanzo degli ultimi vent’anni a vincere sia il National Book Award che il Premio Pulitzer, è un libro che sembra già destinato a diventare un classico.

 

“Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti

*disponibile in biblioteca

 

In questo romanzo Niccolò Ammaniti va al cuore della sua narrativa, con una storia tesa e dal ritmo serrato, un congegno a orologeria che si carica fino a una conclusione sorprendente: e mette in scena la paura stessa. Michele Amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosi grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. E per affrontarlo dovrà trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia: quella vista con gli occhi di Michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di Acqua Traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano. Il risultato è un racconto potente e di assoluta felicità narrativa, dove si respirano atmosfere che vanno da Clive Barker alle Avventure di Tom Sawyer.

 

 

“Una voce nella notte” di Armistead Maupin

*disponibile in biblioteca

 

Gabriel Noone, scrittore di successo e conduttore radiofonico di un programma notturno, è in un momento di grande crisi: il suo compagno, giovanissimo e sieropositivo, l’ha lasciato e lui non sembra più in grado di scrivere e inventare storie. Un suo amico gli consegna il manoscritto di un quattordicenne che racconta la sua terribile infanzia segnata da ripetuti abusi sessuali. Lo scrittore inizia a trascorrere ore e ore al telefono con il ragazzo, ma quando i due decideranno d’incontrarsi, Gabriel capirà che la realtà non c sempre come sembra o come viene raccontata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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